Lettere sulla fine del paese -
Briefe zum Untergang des Dorfes


Beitrag für die Stazione Topolo 2000.



Die kleinbäuerliche Kultur ist hoffnungslos dem Untergang geweiht. Mit ihr wird das Dorf in seinem ursprünglichen Sinn verschwinden. In manchen Regionen wandern die Menschen aus den Dörfern ab, in anderen verwandeln sich diese zu Vororten der Städte. Bereits heute bedeutet alles Sprechen über das Dorf, Bruchstücke der Erinnerung zusammenzutragen. Während der Dauer der "Stazione Topolo" unternehme ich Spaziergänge durch ein österreichisches Dorf und dokumentiere ausgehend von einer Kriminalgeschichte des 19. Jahrhunderts mit einer Polaroid-Kamera signifikante Orte. Am Anfang geht es um einen Mord, dann folgen weitere schreckliche Ereignisse so gesetzmäßig wie im Herbst die Blätter von den Bäumen fallen oder im Frühjahr der Schnee schmilzt und alles wieder von vorne beginnt. Täglich geht ein Brief mit einem dieser Fotos an Moreno Miorelli, den Leiter der Stazione Topolo, mit der Bitte, diesen auf einer weißen Tafel in chronologischer Reihenfolge zu befestigen. Jedes dieser Bilder ist mit einem kurzen Text versehen, der im folgenden Brief seine jeweilige Fortsetzung findet. Die zitierte Kriminalgeschichte bietet eine exakte Topographie. Nur wollen sich die Objekte nicht länger in die Geschichte fügen. Das "Bild" ist in jenem Augenblick als vollständig zu betrachten, in dem der letzte dieser Briefe auf das entsprechende Feld der weißen Tafel geheftet wird.

photo: bernhard kathan photo: bernhard kathan photo: bernhard kathan


Tanto tempo fa un contadino mandó i suoi quattro figli su un pascolo, per falciarlo e per mettere il fieno entro sera al riparo nel fienile. L'uso della falce richiede forza, falciata dopo falciata, ma nei caldi giorni d'agosto l'erba tenera di montagna si secca velocemente. A lavoro non ancora terminato tra i quattro fratelli scoppió una zuffa. I tre fratelli piú vecchi spinsero il piú giovane giú per un precipizio. Questo era proprio quello a cui andava tutto l'affetto del padre. Forse avevano davanti agli occhi l'immagine di Giuseppe nel pozzo. Ma non c'era nessun pozzo, nessun mercante egiziano che avrebbe potuto comperarlo. L'ultimo animale feroce che avrebbe potuto divorarlo era stato abbattuto da tempo. In ogni caso era morto e giaceva fracassato ai piedi della rupe. I tre rimasti raccontarono al padre che il fratello cacando era scivolato ed era caduto nel torrente. Siccome il paese é un luogo di reciproca sfiducia e invidia, la morte violenta del giovane risveglió il sospetto che i fratelli lo avessero ucciso. Riaffiorarono cosí alla mente gli eterni litigi tra fratelli. Fu aperta un'inchiesta. Di questo perfido assassinio, se di assassinio si puó parlare, non si é trovata alcuna prova. I fratelli concordavano nell'affermare che fosse scivolato mentre stava cacando e fosse caduto nel precipizio. Una volta un venditore ambulante ebreo predisse che se erano stati loro a uccidere il fratello sarebbero deceduti tutti di morte violenta. Il primo morí quasi subito trainando verso valle sulla neve una slitta carica di tronchi. Non riuscí piú a trattenere la slitta, scivoló e venne schiacciato dal peso di tronchi. Il secondo cadde da un carro di fieno, si ruppe l'osso del collo e morí sul colpo. Il terzo cadde dalle scale. Lo trovarono morto, disteso sul pavimento umido della cantina. Cosí ogni colpa sarebbe dovuta essere estinta. Ma anche il successivo discendente morí cadendo. Nonostante la casa fosse giá in fiamme si sentí spinto ad entrarvi ancora una volta. Crollata la casa, vi rimase seppellito. Vicino a qualche osso furono trovati soltanto la lama del suo coltello e qualche minuscolo bottone metallico. Come fu seppellito? Si in una bara, ma molto leggera. Suo figlio morí a sua volta di una terribile malattia. Gradualmente la storia ci porta ai giorni nostri. Il nipote di quest'ultimo fu ammazzato dal suo stesso trattore. Lo guidó con troppa disattenzione lungo un pendio molto ripido. Suo padre é ancora in vita. Tuttavia la sua prostata si fa sentire. La prostata mi porta a pensare a suo zio August, un uomo veramente amareggiato. Poco tempo dopo il suo matrimonio la giovane moglie fece domanda di divorzio alla Chiesa. Diede come ragione d'aver sposato un ermafrodito. Il divorzio fu concesso dalla Chiesa dopo un'indagine. Ci si deve immaginare che cosa vuol dire questo in un paese, in un piccolo paese, nel quale quasi nessuno degli uomini ha visto la propria moglie completemente nuda. Quale particolare tipo di sesso la gente si é potuta immaginare. August ha in seguito infilato un ramo nel sesso di Barberina fino a farla quasi sanguinare. Barberina, la vacca che é sempre in seconda fila, con un bacino largo come una lavatrice, con delle mammelle dure e rugose, con delle corna di cui non si deve assolutamente vergognare. Paragonato a questo il fatto che lui avesse anche forzato la porta della stalla con un piccone, non é molto importante. Dopo oltre quarant'anni l'incrinatura sulla porta della stalla ricorda ancora questo fatto. Siamo adesso nella piazza del paese e ci voltiamo dalla parte opposta. Vediamo la casa nella quale il fratello ha messo incinta la sorella. Appena la gravidanza divenne evidente lui si impiccó nella stalla , la cui porta tempo prima era stata incrinata. La salma venne composta nel garage dei pompieri e sotterrata al di fuori del cimitero. Al posto della stalla vene costruita la sala comunale. Ci si deve immaginare quest'impiccato librarsi insicuramente proprio sulla pedana rialzata sopra i presenti. Storie su storie si susseguono in un paese come parte di una corona di rose e a un fatto segue automaticamente un altro. É diverso rispetto al mondo della TV nel quale tutte le storie non hanno valore e alla fine non significano niente. Walter, un giovane ragazzo sordomuto, si innamoró di una ragazza di un altro paese. Probabilmente la storia non avrebbe avuto una cosí tragica fine se dei ragazzi non gli avessero ripetutamente assicurato che anche la ragazza era innamorata di lui. Si mise a litigare col fratello che si era assunto la responsabilitá della fattoria e di dare una casa a Walter. Questa sensazione di essere innamorato si era impadronita di lui cosí profondamente che rimase inflessibile di fronte a tutte le repliche che gli vennero fatte. Al contrario si arrabbió col fratello, lasció tutto com'era e si allontanó dal lavoro. Walter si compró un nuovo vestito, nuove scarpe e una nuova camicia. Si vestí come se dovesse andare in chiesa per il suo matrimonio. Prese la sua bicicletta e percorse la lunga strada polverosa che una volta conduceva al paese della ragazza di cui si era innamorato. Voleva chiedere ai genitori la mano della ragazza. Chissá come poteva immaginare una vita con questa ragazza come poteva pensare doveva essere il suo corpo nascosto sotto la gonna. Deve essere stato doloroso rendersi conto dello scherno che gli avevano fatto quando si trovó di fronte al duro rifiuto della ragazza con la quale lui sperava di iniziare una nuova vita. Quel giorno non ritornó a casa. Non vi ritornó neanche il giorno succesivo. Nessuno lo vide. Iniziarono le sue ricerche. Il fratello lo cercó in tutti i posti in cui lui poteva essersi nascosto. Fu trovato nel fienile. Perché nessuno cercó direttanente lí? Quando il fratello aprí la porta dell'aia vide appese a un chiodo la giacca, la camicia bianca e la cravatta. Sua madre sistemava sempre i vestiti a quel modo al suo ritorno la domenica dalla chiesa. Sotto c'erano le scarpe, riposte in modo tale da essere facilmente infilate, pronte per la messa, un matrimonio o un funerale. Quell'immagine é rimasta impressa nella memoria del fratello. Quante volte risalí poi le stesse scale e gettó uno sguardo alla trave su cui trovó il fratello sordomuto appeso? Quante volte si é poi chinato sotto la stessa trave per oltrepassare il fieno che era alto quasi fino al tetto? Si dice che i contadini siano grossolani e muti. Se potessero parlare la loro parlata sarebbe chiassosa. Parlare come un contadino, mangiare come un contadino, soffiarsi il naso come un contadino. Potrebbe essere vero, ma quando raccontano qualcosa lo fanno con una forma molto melodiosa. Con questo si descrive un piccolo cosmo di uomini, di fatti e di cose. Quando parlano di morti lo fanno come se questi fossero ancora in vita. Siccome la cultura contadina non viene trascritta, al suo termine non ci saranno piú cose per ricordarla, se non, nel migliore dei casi, segni nel paesaggio. Nel paese ogni luogo ha una storia da raccontare. La c'é un carro rovesciato, la un contadino ha strangolato un capriolo che si era imbrogliato nella rete metallica di una recinzione.Quest'albero di ciliegie ci fa pensare a un quindicenne che trasportava con un cavallo dello sterco. Il carretto su cui si trovava lo sterco si ribaltó, a causa del terreno scosceso rotoló lungo il pendio trascinando giú sia il cavallo sia il conducente. Il cranio cozzó contro il tronco dell'albero di ciliegie. Il cavallo rimase a terra e morí dissanguato. Una grossa pozza di sangue rimase visibile per settimane. A distanza di mesi l'erba crebbe lí alta e scura. L'albero di ciliegie ci porta di nuovo all'aia del podere nel quale il cadavere del cavallo venne appeso. In molte di queste storie si parla della morte. Negli incidenti i trattori prendono il posto dei cavalli che si ribaltano scivolano e rotolano giú per un pendio seppellendo il conducente. Le vacche possono perire gonfiandosi, i maiali sopportano male il caldo. Nei paesi ci sono molte storie di omicidi, assassini o tristi storie di persone che si sono impiccate. Ci si deve solamente posizionare su una collina e osservare casa per casa per accorgersi che a un dramma segue un altro. In paese ci sono altre memorie che in cittá. Questi sono ricordi inesorabili. In paese tutto é intrecciato, l'ultimo ricordo copre il precedente allo stesso modo in cui un odore subentra a un'altro. Il paese conosce i diversi odori del sangue, l'odore della neve, l'odore che annuncia la neve, l'odore di terra smossa, l'odore dell'erba appena tagliata, i molti odori degli alberi, l'odore di un albero di ciliegie abbattuto, l'odore di cantina, l'odore del sottotetto, l'odore del fieno che viene messo al riparo in autunno, l'odore del siero di latte fresco e di quello che fermentato diventa acido, l'odore di pioggia calda, i molti odori di cibo (oggi posso ancora immaginare difficilmente che il profumo di cibo attira gli uomini; nei ristoranti c'é avversione contro ogni tipo di odore), l'odore di stalla, l'odore che emanano gli animali, l'odore di patate cucinate, l'odore della crusca, l'odore di un pavimento di legno appena lavato, l'odore di officina, l'odore dei campi di narciso in primavera, l'odore di un comodino con della biancheria, l'odore dei panni appena lavati, l'odore di fogna diverso in base alla condizione metereologica, l'odore del sottotetto d'estate, l'odore di latte bruciato, l'odore di affumicato, l'odore di cucina come quello del cimitero, l'odore delle rose e dell'albero di nocciole a pentecoste, l'odore di tabacco, l'odore di pere e mele immagazzinate per l'inverno, l'odore di patate marce(attraverso la finestra della cantina entrano i primo raggi del sole primaverile), l'odore dei crauti e della carne in salamoia, l'odore del grasso in padella, l'odore di cipolla, l'odore della pelle, l'odore delle mani che lavorano i campi, l'odore d'incenso in chiesa, l'odore della chiesa, l'odore di camera mortuaria, l'odore di acqua putrida, l'odore di silos, l'odore della pressa da frutta, i molti odori della cantina, l'odore di vecchi uomini e donne. Nei paesi gli odori sono le impronte digitali delle case. Come per gli odori il paese riconosce in tutto una confusione, un mescolamento di cose che spesso non stanno bene assieme. Nonostante questa confusione peró sembra che tutto abbia il proprio posto. Alla fine anche se spesso é necessaria una lunga ricerca, tutto viene trovato. La puzza degli allevameni di maiali e di polli raggiunse inesorabile il paese. Questo era il tempo in cui si vedeveno le prime lavoratrici nei campi portare un bikini. In paese l'odore che prevale su tuttigli altri viene detta puzza. La storia dei tre fratelli che hanno gettato il fratello piú giovane lungo il dirupo puó essere vera o falsa, abbiano ucciso il fratello o no questo lascia una nuvola scura a coprire il luogo. Non migliora la situazione abbattere il podere tre volte per poi ricostruirlo. Forse potrebbero riscattarsi facendo un picknick sul dirupo e brindando alla faccia, ormai dimenticata, del morto. Per questo c'é bisogno di molto spirito. Qualche volta il dirupo sembra aspettare e dá dei segni quasi fosse una creatura. Quando andavo ancora a scuola, l'insegnante ci portava spesso a far lezione all'aperto. Questo aveva un senso allora, nessuno poteva immaginarsi un paese senza contadini. Chi andava a scuola poteva diventare solamente contadino. Una volta ci portó sul torrente ai piedi del dirupo. Sulla base di questo l'insegnante voleva spiegarci le leggi della forza di gravitá. Non ci fu abbastanza tempo, scoprí sulla parete rocciosa una macchia nera a cui né lui né gli alunni furono in grado di dare una spiegazione. Era un animale, un vestito o un corpo umano? Il piú veloce corridore fu mandato in paese a prendere un binocolo. Aspettammo a lungo. Forse l'insegnante credeva alla storia dei tre fratelli. Quando guardó attraverso il binocolo tutto tornó al proprio posto. Qualcuno probabilmente aveva gettato un ombrello rotto nel dirupo e questo era rimasto impigliato ad una qualche sporgenza della roccia. Il poco che rimase inutilizzato fu gettato nell'abisso, il nome del quale non lascia nessun dubbio, tutto ció che deve essere fatto scomparire, ritornerá alla luce in un altro luogo.